Da ufficiale, nel Caucaso e a Sebastopoli, Lev Tolstoj aveva condotto un'esistenza "d'orgia e di gioco" e aveva assistito agli
orrori della guerra. A trentaquattro anni si sposa e, nell'ambiente calmo e pacifico della famiglia, scrive due dei suoi
capolavori, Guerra e pace e Anna Karenina. Ma, alla soglia dei cinquanta, Tolstoj abbandona il mondo e si ritira
nel suo eremo di Jàsnaja-Poljana a lavorare la terra. Un’esistenza semplice che, ispirata alla dottrina cristiana,
rinuncia alle ricchezze terrene ed esercita la bontà verso gli altri.
A tale concezione religiosa lo scrittore si ispira anche nel trattare il grande problema dell'amore.