Mentre cammina per le strade di Parigi, Alex,  una giovane donna di trent'anni, viene seguita  da uno sconosciuto che, dopo averla aggredita  e picchiata selvaggiamente, la carica su un anonimo  furgone bianco facendo perdere le sue  tracce. Portata in un magazzino abbandonato,  la ragazza viene rinchiusa in una gabbia di legno  appesa a due metri da terra.
  Per lei non c'è via d'uscita: non sa dove si trova,  né cosa voglia quell'uomo che non le rivolge  mai la parola. I giorni passano tra mille sofferenze.  Piegata dentro quella gabbia che non le  permette il minimo movimento, in quel luogo  umido e buio, Alex sente che il suo destino è  segnato e che nessuno verrà a soccorrerla. Ha  una sola certezza: il suo rapitore vuole vederla  morire.
  C'è però un testimone che ha assistito al rapimento,  e grazie alla sua segnalazione il comandante  di polizia Camille Verhoeven, un uomo  fuori dal comune, con un tragico trascorso personale  e modi formidabili, inizia a indagare  sulla vicenda.  Chi è il sequestratore? Perché ha architettato  tutto questo? E, soprattutto, chi è davvero  Alex?
  Quando l'aguzzino viene finalmente identificato  e la polizia fa irruzione nel luogo del sequestro,  la gabbia è vuota. La ragazza si è  volatilizzata.  Da questo momento l'enigma di Alex e del suo  passato terrà il lettore con il fiato sospeso fino  alla fine, trascinandolo in un vortice diabolico  che non lascia scampo.
  Con Alex Pierre Lemaitre dà vita a un thriller  dalla costruzione magistrale, con atmosfere agghiaccianti,  una storia assolutamente imprevedibile  e con una protagonista femminile che  non si può dimenticare.