 
Jack ha cinque anni e la Stanza è l'unico mondo  che conosce. È in quel luogo chiuso all'esterno  che è nato e cresciuto, è lì che vive con Ma',  senza esserne mai uscito. Con Ma' impara,  legge, mangia, dorme, gioca. I suoi compagni  sono gli oggetti contenuti nella Stanza, si chiamano  Letto, Specchio, Piumone, Labirinto. Di  notte a volte Ma' lo chiude dentro Armadio e  spera che lui dorma quando Old Nick viene  a farle visita.
  La Stanza è la casa di Jack, ma per Ma' è  la prigione dove Old Nick la tiene rinchiusa  da sette anni. Grazie al suo amore e alla sua  determinazione, Ma' ha creato per Jack una  straordinaria possibilità di vita, gli ha costruito  intorno un mondo forse migliore del nostro.  Per lui non esiste altra realtà, e quella che filtra  dalla Tv non esiste davvero. Però Ma' sa  che non potrà mai essere abbastanza, né per lei  né per Jack. E così escogita un piano per fuggire,  contando sul coraggio di quel bambino  un po' speciale, e su una buona dose di fortuna.  Ma non sa quanto sarà difficile il passaggio  da quell'universo chiuso al mondo là fuori...  Raccontata attraverso gli occhi, e la lingua,  di Jack, Stanza, Letto, Armadio, Specchio è una  storia che fin dalle prime pagine fuga il sospetto  del paradosso o dell'assurdo e acquista  una straordinaria forza vitale. Un romanzo  che avvolge interamente il lettore in un  intenso, ricco, emozionante rapporto madrefiglio,  quale non si era mai visto nella narrativa  contemporanea.
  "La scrittura di Emma Donoghue" ha detto  un'amata scrittrice come Audrey Niffenegger,  "è una superba alchimia che sa trasformare  l'innocenza in orrore, e l'orrore in tenerezza.  Un libro da leggere tutto d'un fiato. Quando è  finito, alzi la testa e il mondo sembra sempre lo  stesso, ma tu sei irrimediabilmente diverso."