 
Quando e come ha avuto inizio l'universo?  Perché c'è qualcosa invece di nulla? Perché  le leggi di natura sono calibrate con tanta  precisione da permettere l'esistenza di esseri  come noi? Perché siamo qui? E soprattutto,  il "Grande disegno" del nostro universo  è opera di un benevolente creatore o la scienza  può offrire un'altra spiegazione? Formulare  una completa teoria dell'universo - scriveva  Steven Hawking nel suo Dal big bang ai  buchi neri - sarebbe il più grande trionfo della  ragione umana, perché a quel punto conosceremmo  la mente di Dio.
  Nel Grande disegno il celebre astrofisico si cimenta  con la sfida scientifica per eccellenza,  affrontando la questione che da sempre  divide filosofi, scienziati e teologi: l'origine  del cosmo e della vita stessa. Insieme al fisico  Leonard Mlodinow, Hawking ripercorre  le più recenti scoperte della fisica spiegando  come il cosmo, in base alla teoria quantistica,  non abbia una sola esistenza, e come tutte  le possibili storie dell'universo esistano  simultaneamente.
  La vita e la stessa presenza umana, sostengono  gli autori, sono il prodotto di fluttuazioni  quantistiche nell'universo dei primissimi  istanti. Approdiamo così alla teoria del  "multiverso", la coesistenza del nostro universo  accanto a una moltitudine di universi  apparsi spontaneamente dal nulla, ciascuno  con proprie leggi di natura.
  Nel corso della storia della scienza si è scoperta  una serie di teorie o modelli sempre  migliori, da Platone alla teoria classica di  Newton, fino alle moderne teorie quantistiche.  È naturale chiedersi se si arriverà a una  teoria dell'universo che non possa essere ulteriormente  migliorata. Non abbiamo ancora  una risposta definitiva, ma oggi disponiamo  di una candidata alla teoria ultima del tutto:  la "teoria M". Se confermata, sarà la teoria  unitaria di cui Einstein era alla ricerca, e il  trionfo della ragione umana. Quanto a un  presunto creatore del Grande disegno, la  scienza dimostra che l'universo può crearsi  dal nulla sulla base delle leggi della fisica.  Non è necessario appellarsi a Dio per accendere  la miccia e mettere in moto il processo.  La creazione spontanea è la ragione per cui  c'è qualcosa invece di nulla, per cui esiste il  cosmo, per cui esistiamo noi.
  Un saggio scientifico che spiega con linguaggio  accessibile e attraverso eleganti illustrazioni  come l'astrofisica sia ormai vicina  a comprendere i segreti più nascosti della  materia. Un'opera rivoluzionaria, destinata a  modificare nel profondo la nostra cultura e  le nostre credenze più radicate.